Come punte di selce i frammenti
della memoria e del sogno
si posavano sul fondo del lago.
C’è una sobrietà d’intenti e di modi capace di restituire alle cose quotidiane la complessità – esatta e indeterminata a un tempo – che appartiene loro.
C’è una misura che riesce a far attecchire la parola poetica persino in una terra in apparenza refrattaria alla sedimentazione del pensiero in parola.
Una compostezza che assicura sopravvivenza alla memoria, alla sua «materia incerta» pericolosamente «lontana dal centro» e sempre sull’orlo di quella voragine che sprofonda in nessun luogo e tutto confonde.
Così la poesia sopravvive, diversamente da quella «casa disabitata» immemore e «deserta di quelle care ombre / che il tempo aveva cancellato».
Giampiero Neri
Poesie 1960-2005
Mondadori, Milano 2007
Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza a leggere un libro.
Nico Catacchio, Revolving
Renaud Garcia-Fons, Arcoluz
Bill Evans, Spartacus Love Theme
Mirko Signorile, Waiting for you
Cesária Évora - Eleftheria Arvanitaki, Sodade
Charlie Haden & Pat Metheny, Message to a friend
Nico Catacchio, The second apple
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Dicono…