Mi è difficile riuscire a credere. Mi è difficile riuscire a non credere.
Nella fuga, in quello [s]fuggire (a sé stessi, agli sguardi, alle responsabilità) che caratterizzava i personaggi dei precedenti romanzi di Remo Bassini c’era in fondo la volontà di riappropriarsi di sé.
Qui Anna, Fabrizio, gli altri tre amici di gioventù, dietro una fuga apparente (calamitata da Marta che – seppur in modo differente – attraversa le loro vite) affrontano in realtà una prova ben più dura: fanno i conti con il loro passato, con quegli affetti (irrimediabilmente) perduti che incidono pesantemente nella loro solitudine quotidiana. Ed è una partita dopo la quale nulla sarà come prima. La cosa straordinaria (ed è il caso di Anna) è essere sopravvissuti e poterla raccontare.
Per chi voglia, ne ho scritto qualcosa qui.
I libri precedenti:
Dicono…