Il monologo di una novella Euridice si leva al confine tra la vita che si traduce in letteratura e la letteratura che si impregna di vita. A parare i colpi inferti dalla possibilità di penetrare l’«orrido nulla», il mistero della vita e della morte, l’«immenso labirinto del prima e del dopo, del mai e del sempre e dell’io e del tu».
Per amore, di cui la sua voce si fa atto e canto, per personale catarsi, per incomprensibile espiazione della colpa di un progetto fallito. Forse non fu Orfeo a contravvenire all’unico divieto imposto dai custodi dell’Ade. Forse lui si voltò perché fu lei a voler essere perduta.
Lei dunque capirà, infine. Resa, rinuncia, ma anche rivendicazione fiera: non c’è recita che possa eludere «vero dolore e passione».
La chiusura dei conti è per voce sola.
Claudio Magris
Lei dunque capirà
Garzanti, Milano 2006
Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza a leggere un libro.
Nico Catacchio, Revolving
Renaud Garcia-Fons, Arcoluz
Bill Evans, Spartacus Love Theme
Mirko Signorile, Waiting for you
Cesária Évora - Eleftheria Arvanitaki, Sodade
Charlie Haden & Pat Metheny, Message to a friend
Nico Catacchio, The second apple
Non sono state trovate immagini Instagram.
Dicono…